Famosa campionessa paralimpica, Bebe Vio ha subito l'intervento di protesi per entrambi le braccia a causa di una meningite acutissima che le ha causato la necrosi degli arti.
Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio, detta Bebe, è una schermitrice campionessa paraolimpica e mondiale in carica di fioretto individuale. Pratica scherma fin dall'età di 5 anni. All'età di 11 anni fu colpita da una meningite fulminante che le causò una estesa infezione, con necrosi ad avambracci e gambe di cui si rese necessaria l'amputazione. Dimessa di degenza ospedaliera riprese immediatamente la scuola e successivamente, grazie alla riabilitazione motoria e fisioterapia, riprese l'attività sportiva grazie ad una particolare protesi progettata per il fioretto.
Da allora è divenuta testimonial in molti programmi televisivi per diffondere la conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport paraolimpico in generale.
Un personaggio della tv italiana che ha subito un intervento di protesi è Valentina Acciardi.
Nata nel 1980 a Torino, già adolescente con un fisico da schianto entra nel mondo dello spettacolo come modellae partecipando a trasmissioni locali. Viene scelta per promuovere il marchio di Playboy e durante il viaggio per il relativo servizio subisce un incidente automobilistico che le fa perdere un braccio. Sono passati diversi anni da allora, lavora presso un’azienda ospedaliera e non teme di mostrarsi in pubblico. Nel 2009, in occasione di Open To All, una serie di eventi sulla disabilità organizzati a Torino, ha fatto parte del lavoro fotografico di Paolo Ranzani, noto fotografo attento ai temi della disabilità, Disabile a chi?. Paolo la segue da quando era ragazzina e dice: «Questa è la cosa bella di Valentina, poteva perdere tutto in quell’incidente e invece è diventata qualcosa di più». E lei stessa sostiene: «Vi dimostrerò che un’invalidità non è invalidante e chi gli è capitato qualcosa e non l’ha saputo affrontare gli diamo la forza per affrontarlo».
L'atleta Massimiliano Evangelisti, 42 anni all'epoca dei fatti, grazie alla sua passione per il triathlon è riuscito a superare brillantemente l'incidente sul lavoro che gli ha portato via l'avambraccio sinistro. Questo però non è bastato a frenare il suo amore per lo sport: egli, che di mestiere faceva l'operaio e nel tempo libero l'istruttore di fitness, ha voluto continuare il cammino agonistico anche dopo l'incidente, iniziando la disciplina del triathlon che riunisce prove di nuoto, corsa e ciclismo.
"nello sport le differenze si azzerano, quando si compete non hanno più senso". Spiega così la sua passione agonistica che gli ha permesso di uscirne campione.
Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio, detta Bebe, è una schermitrice campionessa paraolimpica e mondiale in carica di fioretto individuale. Pratica scherma fin dall'età di 5 anni. All'età di 11 anni fu colpita da una meningite fulminante che le causò una estesa infezione, con necrosi ad avambracci e gambe di cui si rese necessaria l'amputazione. Dimessa di degenza ospedaliera riprese immediatamente la scuola e successivamente, grazie alla riabilitazione motoria e fisioterapia, riprese l'attività sportiva grazie ad una particolare protesi progettata per il fioretto.
Da allora è divenuta testimonial in molti programmi televisivi per diffondere la conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport paraolimpico in generale.
Un personaggio della tv italiana che ha subito un intervento di protesi è Valentina Acciardi.
Nata nel 1980 a Torino, già adolescente con un fisico da schianto entra nel mondo dello spettacolo come modellae partecipando a trasmissioni locali. Viene scelta per promuovere il marchio di Playboy e durante il viaggio per il relativo servizio subisce un incidente automobilistico che le fa perdere un braccio. Sono passati diversi anni da allora, lavora presso un’azienda ospedaliera e non teme di mostrarsi in pubblico. Nel 2009, in occasione di Open To All, una serie di eventi sulla disabilità organizzati a Torino, ha fatto parte del lavoro fotografico di Paolo Ranzani, noto fotografo attento ai temi della disabilità, Disabile a chi?. Paolo la segue da quando era ragazzina e dice: «Questa è la cosa bella di Valentina, poteva perdere tutto in quell’incidente e invece è diventata qualcosa di più». E lei stessa sostiene: «Vi dimostrerò che un’invalidità non è invalidante e chi gli è capitato qualcosa e non l’ha saputo affrontare gli diamo la forza per affrontarlo».
L'atleta Massimiliano Evangelisti, 42 anni all'epoca dei fatti, grazie alla sua passione per il triathlon è riuscito a superare brillantemente l'incidente sul lavoro che gli ha portato via l'avambraccio sinistro. Questo però non è bastato a frenare il suo amore per lo sport: egli, che di mestiere faceva l'operaio e nel tempo libero l'istruttore di fitness, ha voluto continuare il cammino agonistico anche dopo l'incidente, iniziando la disciplina del triathlon che riunisce prove di nuoto, corsa e ciclismo.
"nello sport le differenze si azzerano, quando si compete non hanno più senso". Spiega così la sua passione agonistica che gli ha permesso di uscirne campione.
Commenti
Posta un commento